Maestro Stefano Surace in esecuzione tecnica sul suo aggressore

Conservatorio imperiale giapponese delle arti marziali fino alla fine della seconda guerra mondiale, Butokukai riuniva i grandmasters delle 11 importanti scuole di JuJitsu.

Fu dato l'incarico dall'imperatore di elaborare una sintesi delle tecniche più efficaci delle loro scuole.

Questa sintesi fu detta « metodo supremo », essendo presunto essere il migliore metodo di auto-difesa mai concepita.

Particolarmente efficace e strutturata, non fu insegnata che ad una certa elite che si rifiutò di garantirne la diffusione dopo il 1945, per ragioni di coerenza con la loro etica nippone tradizionale.

Al seguito d’une serie di circostanze eccezionali, dettagliate nel suo libro « la piuma e la mano vuota », Grandmaster Surace, 10° dan Menkyo Kaiden, restò unico detentore dei segreti di quest'arte, nonché di altre arti marziali giapponesi autentiche di alto livello.

Ed a partire dal 1988 ritenne importante di farlo uscire dall’ombra, facendolo irradiare nel mondo intero, per impedire che venisse dimenticato, sapendo che faceva parte del patrimonio universale.

Questa forma molto perfezionata di JuJitsu permette di difendersi con un'efficacia reale e non violenta, porta vantaggi stupefacenti per la salute fisica e psichica, ed è ispirata da una filosofia di alto valore etico e pratico.

Le 7 norme del Bushido vi sono presenti: amore della verità, coraggio e bravura, benevolenza verso l’umanità, senso della giustizia, sincerità, onore, onestà, armonia tra i suoi membri.

Webmaster - bruno ovarlé


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Web www.surace-jujitsu.fr